Il seminario affronta ciò che ostruisce il progetto esistenziale del minore e come è possibile ri-costruire, come diventare protagonisti senza violenza, come riempire la psiche e le emozioni. Dietro il fenomeno del bullismo c’è la tendenza a evidenziare gli aspetti psicopatologici, i traumi dell’immigrazione, le famiglie disgregate etc. Questi aspetti noti non devono tuttavia nasconderne altri che albergano la mente del minori. Pensiamo al ragazzo carnefice e al ragazzo vittima come esempi di un inquinamento dell’immaginario, come infettati da un virus di disgregazione e pessimismo.
AREA TEMATICA: Competenze per una scuola inclusiva
Per l’Arteterapia, che si occupa con criterio del mondo psicologico e sociale, il mandato è concepire un diverso accesso al mondo interno del pre-adolescente, nonché riuscire a dare ai giovani nuove possibilità di prefigurarsi il futuro, perché, in fondo, questa è la richiesta che rimane più angosciante. L’Arteterapia è una attività senza sconfitta, nel senso che non perde di vista il protagonista del processo; non perde terreno perché lavora sulla creatività che è nei geni di ogni minore. Riconoscendo al minore il diritto a vivere di fantasie accantoniamo l’adeguamento alla realtà. Quando decidiamo, nella relazione psico-educativa, di puntare su queste capacità creative per fortificare il personale progetto esistenziale, dobbiamo imparare a mettere da parte preconcetti e aspettative; incanalare l’esuberanza, il desiderio e l’immaginario anche se presentati a tinte forti.
Il seminario si pone lo scopo di trattare i seguenti temi:
> L’identità è nell’appartenenza
> La formazione del doppio immaginario
> Il contributo dell’arteterapia ad una crescita immaginativa sana